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Caminetto a pellet: quale scegliere, come funziona e quanto consuma

Immagine del redattore: Fokus di Ballarin NicolaFokus di Ballarin Nicola

Un camino è un accessorio che darà nuova vita alla vostra casa, ma sono tanti i dubbi che si possono presentare nel momento in cui si considera la possibilità di avere un caminetto a pellet in casa. Quanto costa un caminetto a pellet e come funziona un camino a pellet? Ecco tutte le risposte alle principali domande in merito a questi accessori.

Come funziona un camino a pellet

La prima domanda che ci si potrà porre riguarda il funzionamento del camino a pellet. I camini a pellet hanno un focolare chiuso, capace di mantenere il calore all’interno della camera di combustione, ma anche di diffonderlo lentamente nell’ambiente.

I camini a pellet hanno un bruciatore, un serbatoio che contiene il combustibile, oltre ad una coclea che funzionerà come alimentatore. Infatti, questa farà cadere il combustibile nella camera di combustione. Inoltre, per mescolare il combustibile si utilizzerà un getto d’aria che farà anche da sistema di ventilazione. Infine, per poter funzionare, il camino dovrà essere collegato alla rete elettrica.

Le tipologie di camino a pellet

Oltre al funzionamento, sarà fondamentale capire quali siano le principali tipologie di camino a pellet.

Camini a pellet ad aria

Per questa prima tipologia, l’aria calda umidificata si diffonderà nell’ambiente tramite le griglie frontali. Il collegamento avviene tramite un sistema di canalizzazione installato in tutti i locali. Ecco perché si parla di camino a pellet canalizzato.

Camini a pellet a gas

In questo caso, invece, abbiamo di fronte degli apparecchi multifunzione, in quanto il calore che viene creato si diffonderà in tutti gli ambienti. L’acqua calda che verrà prodotta, potrà essere anche usata per l’impianto idrico sanitario. Si potrà anche aggiungere un serbatoio per mantenere l’acqua calda che sarà stata prodotta.

Come installare un camino a pellet

L’installazione di un camino a pellet può essere un passaggio molto delicato. Come prima cosa, tranne nel caso in cui si scelga un camino a pellet senza canna fumaria, si dovrà pensare proprio a questo primo elemento.

La canna fumaria andrà progettata e costruita seguendo delle regole ben precise. Per questo ci si dovrà avvalere di esperti, dagli architetti fino ai costruttori, che possano non solo progettare ma anche realizzare una canna fumaria che sia a norma. Anche nel caso in cui si abbia già la canna fumaria, sarà fondamentale effettuare dei controlli, per valutare la reale efficacia della canna fumaria.

Poi, si dovrà acquistare un inserto per camini a pellet, quello che si può anche definire come focolare monoblocco. Questo verrà utilizzato proprio per realizzare il nuovo caminetto. La scelta del focolare dovrà essere effettuata tenendo in considerazione il fabbisogno termico necessario per riscaldare la casa. Oltre al focolare e alla canna fumaria, andrà realizzata anche la base del camino, che si dovrà costituire con mattoni refrattari al calore. Dopo tutta questa preparazione, si potrà effettivamente passare all’installazione del caminetto a pellet. Come scegliere un caminetto a pellet?

La scelta del proprio camino a pellet può essere dettata da diverse circostanze. Il camino canalizzato, ad esempio, è ottimo per chi desidera scaldare uniformemente diversi ambienti, senza dover avere bisogno dell’acqua calda. Richiederà, però, la creazione di una canna fumaria. Nel caso in cui, invece, non si vogliano fare lavori troppo impattanti, allora si potrà scegliere l’installazione di un camino a gas, che spesso non richiede neppure la realizzazione di una canna fumaria, e che si occuperà di scaldare anche l’acqua sanitaria. La scelta, infine, riguarderà i consumi elettrici. Sarà fondamentale valutare questo elemento, per non ritrovarsi a pagare bollette elettriche impossibili dovute all’installazione del caminetto.

Come pulire il camino a pellet

Dopo l’installazione, ci si potrà chiedere come pulire il camino a pellet. La prima cosa che si dovrà fare sarà l’aspirazione della cenere, operazione che si dovrà effettuare sempre con un aspiracenere e mai con l’aspirapolvere. Poi, con gli appositi scovolini, si potrà pulire la parte dedicata alla combustione e quella nella quale avviene la distribuzione del carburante. Infine, con l'utilizzo di un semplice strofinaccio, si potrà anche pulire il vetro del proprio camino a pellet.

Quanto consuma un caminetto a pellet?

E i consumi? Un camino a pellet può consumare di più rispetto a quelli classici a legna. Un sacco da 15 chilogrammi di pellet costa tra i 3 e i 5 euro, e in genere può bastare, durante la stagione fredda, per al massimo due-tre giorni. Ecco perché bisognerà fare un rifornimento di combustibile prima della stagione fredda.

Quanto scalda un camino a pellet?

A questa domanda non esiste una risposta univoca. Molto dipende dalla grandezza dell’ambiente che si dovrà scaldare e anche dal coefficiente termico del proprio camino. Si dovrà, quindi, valutare la potenza del camino a pellet sulla base delle proprie esigenze, richiedendo questo tipo di calcolo a chi ve lo venderà.



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